lunedì 1 ottobre 2012

E' L'EUROPA. BELLEZZA !


E’ L’EUROPA, BELLEZZA !

Tutti in bici ! (secondo REPUBBLICA del 1/10 u.s., pag.1) Contenti gli ecologisti (specialmente quelli di città). Meno lieti gli anziani. Che non riescono a reggersi in piedi, anche senza bici. Questa improvvisa (involontaria) passione (per la bici) ha fatto seguito alla crisi. Anzi all’accorpamento europeo. Confessiamolo: tutti lo abbiamo voluto e desiderato. Compresi i padri fondatori (in prima linea, quelli di nazionalità germanica). Ma purtroppo coloro che rappresentavano, all’epoca, il nostro Paese avrebbero dovuto non ignorare che  la nostra contrabbandata produttività e competitività erano solo delle enunciazioni giornalistiche. Cioè propagandistiche. E che il nostro presunto benessere, prima dell’accorpamento europeo, si basava sugli investimenti statali, finanziati con il crescente debito pubblico.  E con il ricorso alla continua svalutazione monetaria della lira, che rendeva le nostre merci, all’estero, più competitive, cioè meno costose (delle altre). Ma di tali strumenti  (ricorso a alla svalutazione monetaria e debito pubblico) ci si è, con l’accorpamento europeo, del tutto privati in assoluta buona fede (così almeno si presume). Dando via libera a coloro (nazioni e potentati finanziari) che non erano partecipi di una analoga buona fede. E che attualmente stanno giocando la “carta europea” con spirito  fortemente egemonico, sul piano economico e finanziario.l Ed adesso ?. Possiamo solo limitarci ad intonare il motivo “Fin che la barca va”. Ammesso che non sia già affondata. E che nessuno se ne sia ancora accorto..

Bluewind

 

 

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